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Il Signore degli Anelli e Harry Potter | parte 1

27 Dicembre 2015 gret-albo 6 min read

Il Signore degli Anelli e Harry Potter | parte 1

27 Dicembre 2015 Bellatrix 6 min read

Alcuni si potrebbero chiedere che cosa possano avere in comune una saga di fantasy epico come il Signore degli Anelli, risalente agli inizi del Novecento, con una decisamente più moderna e dai toni molto più umani, come è invece Harry Potter. La risposta è semplice: moltissimo!

In questo articolo, vi elencheremo alcuni motivi per cui ci sembra evidente che J.K. Rowling abbia preso ispirazione da un grande classico del fantasy.

Ci sembra corretto segnalare anche che sono delle riflessioni che abbiamo sentito più volte sul web e ci andava di condividere con voi. Fan di LOTR, non vogliatecene: veniamo in pace!

Saghe epocali

La nostra amata Rowling ha definito le somiglianze tra il mondo che lei ha creato e quello di Tolkien “fairly superficial” – tutt’al più superficiali, ndr. A sua detta, Tolkien ha creato un’intera nuova mitologia, cosa che lei non si permetterebbe mai di dire di aver fatto; dall’altro lato, però, con una certa ironia, sostiene di fare battute ben più divertenti.

Possiamo dire che entrambi questi fantastici autori sono stati in grado di riaccendere l’amore per il genere fantasy dei lettori di un’intera era. Ma aldilà dell’epicità di queste saghe e di maghi con le barbe bianche, andiamo insieme a vedere quali sono i punti in comune di queste due saghe.


Iniziamo dall’inizio

Non è solo un gioco di parole: la prima similitudine tra queste due saghe si trova proprio nell’inizio. Entrambi i nostri protagonisti sono orfani: i genitori di Frodo sono morti annegati, mentre quelli di Harry sono stati uccisi a sangue freddo da Lord Voldemort.

Strettamente legato a questo, è interessante osservare che entrambi i nostri protagonisti finiscono a vivere con gli zii, Frodo con lo zio Bilbo e Harry con i normalissimi Dursley. Sebbene tra Bilbo e i Dursley passi un treno di amabilità, è comunque un fatto interessante no?

Altro dettaglio eloquente è l’ambientazione iniziale in cui Frodo e Harry vivono. La contea e Privet Drive, nel Surrey, sono due posti al limite dell’ordinario, quasi banali, dove mai ci aspetteremmo possano vivere il portatore dell’anello e il ragazzo che è sopravvissuto. E’ proprio da questi posti così tranquilli che hanno inizio due storie davvero al di fuori dell’ordinario.

Privet Drive: un posto assolutamente ordinario

Entrambe le storie, poi, prendono piede nel giorno del compleanno dei personaggi, l’11esimo per Harry e il 111esimo per Bilbo. Ma le somiglianze aumentano ancora di più se notiamo che a dare l’avvio alla storia sono due uomini alti alti, Hagrid e Gandalf, che bussano alle porte dei nostri protagonisti, con la delicatezza consentita dalla loro stazza.

Il 111esimo compleanno di Bilbo Baggins

La Gioielleria

Penserete che sia impazzita se finisco per parlarvi di gioielleria in un articolo come questo, ma se ci pensate bene non ho tutti i torti. La vera missione di Harry è distruggere gli Horcrux, che per gran parte sono gioielli appartenuti a Tom Riddle o alla sua famiglia, e, in particolare, il primo Horcrux distrutto da Silente è proprio l’anello dei Gaunt.

Silente con l’anello dei Gaunt

L’unica missione di Frodo, invece, fin dall’inizio, è recarsi al monte del Fato per distruggere l’Unico Anello. L’anello di Gaunt, come anche l’Unico, è indistruttibile, insensibile ad attacchi magici, immensamente desiderabile, e, in quanto Horcrux, rende avidi e malvagi, se indossato troppo a lungo. Coincidenze?

Frodo sul Monte Fato

Ma se ancora non siete convinti, analizziamo altre grandi capacità dell’Unico. L’Anello è in grado di portare chi lo indossa in un altra dimensione, ma forse non era anche la capacità della Pietra della Resurrezione a portare i morti in questa? A quanto pare, alla Rowling e a Tolkien piacciono i salti interdimensionali.

La pietra

Vogliamo poi forse dimenticare l’analogia tra l’Anello che rende invisibili e il mantello dell’Invisibilità? E siamo già a due su tre Doni. Chiudiamo con l’immenso potere, qualità che agli autori piace sempre attribuire agli oggetti. Vi darò solo due spiegazioni: la bacchetta di sambuco e il potere dell’Unico sui Nove, sui Sette e sui Tre.

La bacchetta

La Rowiling ha diviso in tre quello che Tolkien ha messo in uno, suona molto biblico, no?


I Cattivi

Che saghe sarebbero senza dei buoni cattivi alla vecchia maniera? Non ci sarebbe gusto. Ma guardiamo bene le analogie tra Voldemort e Sauron, a cui tutti si riferiscono con l’appellativo di Oscuro Signore, per timore anche solo del loro nome.

Possiamo iniziare osservando che, nei primi libri di Harry Potter, Voldemort è in grado di incutere terrore e paura anche se non in possesso di un vero corpo.

Anche Sauron ne Lo Hobbit si cela dietro la figura del Negromante, che non è mai dato di essere visto, e di cui ne Il Signore degli Anelli non resta che un occhio, che tutto vede. Quando si dice aura di terrore!

L’Occhio di Sauron

Senza dubbio, è da osservare anche il profondo legame tra i Pezzi Grossi e gli eroi delle saghe. Infatti, sia Sauron sia Voldemort possono stabilire un legame in un certo senso psichico con i loro antagonisti.

Ne il Signore degli Anelli, grazie al legame con il pezzo della sua anima contenuta nell’Unico, Sauron è in grado di percepire la presenza di Frodo.

Voldemort invece è in grado di collegarsi alla mente di Harry, mandandogli visioni o leggendo nella sua mente, tramite il pezzo di anima che ha lasciato in Harry quel famoso 31 ottobre.

Ahimè per loro, questi due perfetti Cattivi vengono annientati entrambi tramite la distruzione degli oggetti che avevano scelto come custodi del loro potere, l’Unico per Sauron e gli Horcrux per Voldemort.

Una scena del duello finale tra Harry e Voldemort

Ma, se vogliamo essere onesti fino in fondo, non ci sono solo analogie, bensì anche differenze tra Voldemort e Sauron. Quest’ultimo infatti ha una natura semidivina, superiore di fatto a quella dei piccoli Hobbit o degli umani.

Voldemort, invece, finge soltanto di essere superiore agli altri maghi, senza una vera motivazione “genetica”

Sauron con l’Unico

Un’altra differenza fondamentale risiede nel fatto che Voldemort voglia imporre la propria sovranità sul mondo della magia con la giustificazione di voler preservare il sangue puro dei maghi dal mescolarsi con quello sporco dei babbani, mentre da Sauron non è mai stato fatto nessun ragionamento di questo tipo.


Il mondo naturale

C’è un parallelismo evidente tra Privet drive e la Contea, anche se non è solo a questi ambienti che i parallelismi si possono ridurre. Cominciamo dagli alberi malvagi; se parliamo di Harry Potter, so già che prima di essere arrivati a leggere fino qui avrete pensato al Platano Picchiatore, che più e più volte ha provato a tranciare le gambe a Harry, Ron, Hermione, i Malandrini, Piton e chiunque sia passato di lì;

Il Platano Picchiatore

Sono certa anche che se avete letto il Signore degli Anelli con attenzione vi ricorderete del Vecchio Uomo Salice. Si tratta di un Ucorno che vive nella Vecchia Foresta e in cui risiede uno spirito, che col tempo ha cominciato a covare rancore nei confronti di chi poteva muoversi liberamente: tramite una suadente melodia, riusciva a far cadere addormentati i malcapitati, il cui destino era essere inglobati nel suo tronco. Entrambi questi alberi possono essere dominati da una sola persona, rispettivamente J. R. Lupin e Tom Bombadil.

Una delle possibili rappresentazioni dell’Uomo Salice

Vogliamo poi parlare degli immancabili mostri marini? Fanno sempre una certa scena. Entrambe le saghe sono saggiamente munite di una creature gigante e tentacolate, che ne Il Signore degli Anelli risiede nel lago davanti all’ingresso Ovest di Moria mentre in Harry Potter è un polpo gigante che ha dimora nel Lago Nero

Alcune delle creature che abitano il Lago Nero

Ultime ma non ultime sono le grandi foreste che trovano spazio in entrambe le serie di libri. Infatti, sia Hogwarts sia la Contea sono circondate da vastissime, oscure e non troppo sicure foreste. Eppure, questi sono i luoghi in cui i protagonisti si sentono più intensamente a casa e che spesso sono ricordati con nostalgia e affetto.


Con questo quinto punto, si chiude la prima parte dell’articolo. Se vi è interessato, rimanete con noi e scoprite altri cinque interessanti punti in comune tra due saghe epocali nel prossimo articolo!

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