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Come il Marchio Nero ha influenzato tutti nel mondo dei maghi

15 Febbraio 2018 gugl-como 5 min read

Come il Marchio Nero ha influenzato tutti nel mondo dei maghi

15 Febbraio 2018 Butterbeer 5 min read

Il Marchio Nero, come si sa, è il simbolo di Voldemort.
Un segno inciso sulla pelle dei Mangiamorte e scagliato nel cielo per segnalare che qualcosa ad opera dei seguaci Signore Oscuro è stata compiuta.

Incute paura in tutti e ha per molto tempo influenzato il mondo dei maghi.
Ecco in che modo:

Il Marchio Nero è sicuramente il simbolo più distintivo per riconoscere i seguaci di Voldemort, una specie di brand del Signore Oscuro.
Ma oltre a questo funzionava anche come metodo per chiamare a raccolta i Mangiamorte.

Marchio Nero

Ha due forme: un Marchio Nero fisico lanciato nel cielo usando l’incantesimo Morsmordre; un marchio in piccolo, inciso a fuoco nell’avambraccio dei Mangiamorte.
In entrambi i casi, è presente un teschio con un serpente che esce dalla bocca.
Dove il serpente è ovviamente un chiaro riferimento a Voldemort e al suo antenato Salazar Serpeverde.

Negli anni dopo la caduta di Voldemort, entrambe le forme avevano ancora il potere di causare paura e confusione, sia tra i seguaci sia tra i nemici.


I Mangiamorte assenti

Tutti quelli che portano il Marchio Nero sono letteralmente segnati dalla loro lealtà a Voldemort.
Il suo colore divenne sbiadito negli anni in cui Voldemort era debole, ma appena ritornò in forze, il Marchio sulla pelle dei suoi seguaci tornò al suo splendore iniziale.
Quando Voldemort chiama a raccolta i suoi Mangiamorte, loro sentono i propri Marchi Neri bruciare; allo stesso modo, loro possono chiamarlo mettendo una mano sopra al Marchio.

Le varie risposte alla prima chiamata di Voldemort subito dopo il suo ritorno mostrano che essere segnati dal Marchio Nero non era una semplice affermazione di lealtà.
Per alcuni Mangiamorte, come Karkaroff, era un ricordo, non di fedeltà ma di tradimento.
Quando Voldemort tornò dopo 13 anni di assenza, Karkaroff fuggì per paura, avendo passato alcuni nomi al Ministero della Magia, per salvarsi al vita.
A non rispondere alla chiamata furono anche i coniugi Lestrange, imprigionati, e probabilmente il servo più fedele di Voldemort, Barty Crouch Jr.
Quelli che risposero, però, non erano né dannatamente leali né dei traditori spaventati.
Erano semplicemente quelli che erano riusciti a evitare Azkaban e probabilmente passarono 13 anni a nascondersi.


I Malfoy

Uno dei più famosi Mangiamorte era sicuramente Lucius Malfoy.
Lucius potrebbe essere stato felice di nascondere il diario di Riddle tra gli averi di Ginny Weasley e prendere parte alle torture dei babbani, ma ha anche venduto i suoi artefatti oscuri e scappò lontano dal Marchio Nero alla Coppa del Mondo di Quidditch.
Voldemort lo rimproverò per questo, e Lucius perse la grazia del Signore Oscuro ancora di più quando non riuscì a mettere al sicuro la profezia durante la Battaglia dell’Ufficio Misteri.

E tuttavia per Lucius il Marchio Nero era un segno delle sue convinzioni.
Potrebbe anche non aver seguito le nozioni di Voldemort sulla lealtà, ma le sue azioni erano ancora quelle di un mago arrogante e anti-babbano.

Suo figlio Draco, d’altra parte, ebbe una relazione ben più complicata cono il Marchio Nero.
Diventare un Mangiamorte fu un punto di svolta per Draco, a cui venne affidato il compito di uccidere Silente. Voldemort diede a lui questo incarico per punire Lucius, ma Draco lo accettò solo perché voleva ristabilire la posizione della famiglia.
Quindi per Draco, il Marchio Nero era collegato al suo desiderio di far felice suo padre, ma quando iniziò ad avere difficoltà, iniziò a mettere in dubbio i propri genitori.
Alla fine non riuscì a uccidere Silente, dimostrando che diventare un Mangiamorte non era la fine del mondo.


Severus Piton

Piton fu l’ulteriore prova che essere segnati col Marchio Nero non era quel punto fermo che Voldemort pensava doveva essere.
I sentimenti di Piton scorrono più in profondità di quanto non lo sia il Marchio inciso sulla sua pelle.
E furono proprio quei sentimenti a guidarlo.

Nonostante lo abbia fermato dal parlarne con Karkaroff, il bruciore del Marchio Nero sul suo braccio non fermò Piton perché aveva già fatto la propria scelta.
Aveva persino mostrato il Marchio a Caramell sperando di dimostrare l’affermazione di Silente sul ritorno di Voldemort.


Harry Potter

Per tutti quelli che non erano dei Mangiamorte il Marchio Nero ha sempre incusso molta paura.
Veniva spesso proiettato nel cielo quando qualcuno veniva ucciso, un segno inequivocabile e terrificante.
Il signor Weasley spiegò a Harry proprio questo quando gli disse: “Immagina di arrivare a casa e trovare il Marchio Nero che aleggia sopra casa tua, sapendo già quello che troverai all’interno. È la peggior paura di chiunque…davvero la peggiore di tutte

La prima esperienza di Harry con il Marchio Nero fu caotica, ma l’incantesimo lanciato alla Coppa del Mondo di Quidditch fu solo un segno premonitore di quello che stava per succedere.
In breve tempo sperimentò lui stesso quel terrore raccontatogli dal capofamiglia Weasley.
Tornando a Hogwarts con Silente ne Il Principe Mezzosangue, videro il Marchio Nero proiettato nel cielo.
Questo riempì ovviamente Harry di paura.


Winky

Il Marchio Nero è un marchio da mago: serve una bacchetta per lanciare l’incantesimo che lo crea.
Tuttavia fu Winky l’elfa domestica ad essere accusata di aver evocato il Marchio Nero alla Coppa del Mondo di Quidditch.

Trovata in possesso della bacchetta che lo aveva prodotto, Winky venne bandita da casa Crouch.
È strano scoprire poi chi in realtà lanciò davvero l’incantesimo e perché Winky lo stesse proteggendo.
Se non avete letto i libri e non sapete chi sia Winky qui trovate tutte le informazioni.


Non tutto il male venne per nuocere

Il Marchio Nero però ispirò anche alcune forme positive di espressione.
Hermione proprio da qui prese l’idea di creare le monete con l’Incanto Proteus per l’E.S., che diventavano calde quando veniva fissata un nuovo incontro (tuttavia, come lei fece giustamente notare, “ho deciso di incidere le date sul bordo delle monete piuttosto che sulla pelle dei nostri membri”).

E infine, dato che un po’ di umorismo fa sempre bene, a I Tiri Vispi Weasley si possono trovare dei Marchi Neri commestibili, che però fanno venire la nausea. Per altri prodotti che potete trovare a I Tiri Vispi Weasley guardate qui.


Il Marchio Nero: un segno diventato sinonimo di terrore e tempi oscuri.
La sola parola fa scorrere brividi lungo la schiena e la sua presenza in cielo è un’avvertimento inequivocabile.
Tra la paura però si è visto che è anche riuscito a ispirare qualcosa di positivo.
Senza le monete di Hermione infatti l’E.S. avrebbe avuto più difficoltà a riunirsi.

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