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Intervista a Rita Skeeter

8 Agosto 2022 greg-past 7 min read

Intervista a Rita Skeeter

8 Agosto 2022 Ignotus 7 min read

Chi di voi non ha desiderato farlo? “Ah Miss Skeeter non le dispiace se uso una penna prendiappunti?” pensò Malocchio mentre le diceva: ”Prego si accomodi”

È arrivata. La vedo attraverso la porta grazie al mio occhio magico. So che ha provato a studiare le mie domande ma io le ho appena modificate. La Skeeter è vestita in maniera elegante e sobria, ma c’è una cosa che la riporta al suo consueto aspetto: il suo sorrisetto malvagio e i suoi occhietti furbi e vispi. La faccio accomodare e le offro qualcosa: rifiuta ed io mi accontento di bere dalla mia fiaschetta.

Benvenuta Miss Skeeter

Butto un occhio alla mia penna prendiappunti che si muove frenetica e ne sbircio le prime tracce lasciate sul foglio:

Il rabbioso Auror in pensione, con alle spalle una brillante carriera che potete approfondire qui, considerato un mago disturbato e definito pazzo da molti, si trova davanti uno dei suoi avversari più difficili: la giornalista ed autrice di articoli di infimo valore e fin troppo sopravvalutati dalla critica Rita Skeeter…”

Contengo un sorrisetto e inizio la mia intervista: “Allora Miss Skeeter, cosa si prova ad essere dalla parte opposta dell’intervista?”. La osservo: scoppia in una risata e esclama: “Beh la domanda non è interessante! È evidente che ti riesce meglio il lavoro di Auror che quello di giornalista, sì insomma, si vede che non sono io a condurre!”. Continua a ridere sprezzante poi si ricompone e con malcelata superbia risponde: “Comunque è un’esperienza come tante”. Non immagina i requisiti che servono per diventare Auror e se neanche tu li conosci allora leggi qui!

Rita Skeeter inconsapevole di ciò che Malocchio Moody sta per chiederle

L’Auror fa le sue mosse

Non parlo e mi limito a scrutare attentamente il foglio sul quale la penna non ha mai smesso di scrivere. Credo proprio che ciò la innervosisca: posso vedere la tracotanza rimpicciolire nei suoi occhi e lasciare un piccolo spiraglio al disagio di essere al cospetto di un famigerato cacciatore di maghi oscuri un po’ paranoico. Mi dà quasi lo stesso piacere di quando beccavo qualche Mangiamorte e lo affidavo alle mani dei Dissennatori.

Leggo le righe che la penna ha appena scritto:

Fin dalle prime battute notiamo che la nostra giornalista denota uno stato di confusione, non avendo ancora nitida l’idea delle parti. È solo dopo qualche esplicito chiarimento che capisce di essere lei l’intervistata. Un leggero odore di whisky incendiario si alza nella stanza, ma per il bene dei lettori preferiamo non indagare oltre”.

La Skeeter è sempre più perplessa...

Tasti dolenti Rita?

Capisco allora che per smuovere la Skeeter devo iniziare a ricorrere all’artiglieria pesante:

Come si è sentita ad essere cascata nell’imbroglio di una ragazzina? A esser messa sotto scacco ed essere ricattata per scrivere su giornali scadenti come Il Cavillo?

Attendo e la fisso: persino il mio occhio magico è puntato fisso su di lei. Infine vedo il volto, fino a quel momento lucido, contorcersi per il disappunto. Con voce acuta risponde:

Non è assolutamente vero. Mi sono licenziata perché le idee della Gazzetta del Profeta erano più arretrate di quell’obsoleto pisquano di Silente! Così ho scritto per Il Cavillo, perché la nostra gente ha bisogno di verità, giustizia e libertà di pensiero!”.

Il trasporto per questa patetica ostentazione di valori la porta ad alzarsi in piedi; bene bene, so ancora come far agitare quelli con la coscienza sporca. Intanto la penna scarabocchia rapida qualcosa che mi affretto a leggere:

Alla domanda su Hermione gli occhi della nostra giornalista si riempiono di lacrime. Ancora oggi non riesce a sopportare il fatto di essere stata sconfitta, umiliata e schiavizzata da una quattordicenne. Le lacrime però sono solo il preludio ad una disperata e un po’ patetica esplosione di risentimento: singhiozzi, urla e vaneggiamenti vari portano la Skeeter sull’orlo di una crisi di nervi.

Poco dopo riesce a riprendere il controllo di sé e, cercando di ridarsi un tono sistemandosi gli ormai arruffati capelli, conclude: ”Non sono ancora pronta per parlarne. Il Cavillo è stato il colpo di grazia alla mia carriera. Sono disgustato e divertito allo stesso tempo.


La Skeeter cede

È sconvolta, ma ancora regge il colpo così decido di infierire per dare alla mia penna del buon materiale:

È conscia di essere uno dei personaggi più odiati dell’intera saga? Alcuni la trovano più insopportabile della Umbridge.

È fatta, sta perdendo il controllo: le vedo un piccolo tic impossessarsi dell’occhio sinistro. La giornalista tenta di mantenere la calma e di darmi una risposta dignitosa:

No Alastor, non è così. Io mi batto per far sapere ai lettori la bellezza di ogni mago dietro ai fatti. Io sono la vera reporter che ogni giornale dovrebbe avere ed è perciò che il pubblico non può che amarmi”.

E la penna scrive…

La penna sembra aver ascoltato parole diverse:

Appena toccato l’argomento dei personaggi più odiati un urlo d’ira squarcia la stanza. Il pesante e pacchiano trucco inizia a sciogliersi sotto il nervosismo accumulato ed ogni ruga sembra tre volte più spessa. Rita Skeeter ammette di essere solo una arrampicatrice sociale e prova a discolparsi dicendo che le normali storie di un normale ragazzo non avrebbero mai fatto colpo senza di lei. Il fine giustifica i mezzi e il fine è vendere! Questo è l’unico motto che la nostra giornalista segue senza remore”.


Lo smalto stride sugli specchi

Sono veramente convinto di averla fatta arrabbiare, ma da buon Auror tengo sempre a mente il motto “vigilanza costante” così batto il ferro finché è caldo:

Di cosa si sta occupando ultimamente? Ho sentito che dopo un iniziale boom il suo ultimo lavoro “Vita e menzogne di Albus Silente” è stato ritirato dal mercato. E non è la sola cosa ad essersi ritirato: anche l’interesse della gente e dei giornali sembra essere scomparso, insomma la cercano sempre meno“.

Mi guarda altezzosa, ma so che dentro sta crollando, anche se la sua risposta è intenzionata a farmi cambiare idea:

Sono io che non voglio avere niente a che fare con i giornali. Ormai sono una scrittrice di libri di successo e il libro su Silente è stato ritirato perché che ha avuto troppo successo. Come dovresti sapere la concorrenza di mercato va favorita ed il mio capolavoro non lasciava neanche le briciole ai concorrenti”.


La Skeeter del futuro

Lascio che il sorriso forzato si trattenga sul suo viso altrettanto teso e ne approfitto per sbirciare la pergamena e l’operato della penna:

Mentre parliamo del suo futuro la giornalista disoccupata ci confessa alcune delle sue più intime paure al riguardo. Rita Skeeter si vede completamente sola nel prossimo futuro, senza qualcuno che possa condividere con lei gioie e dolori.

Le paure sembrano fondate poiché da troppo tempo ormai non viene presa in considerazione da nessuno e nessuno sembra essere così disperato da offrirgli una relazione amorosa. I tempi dei fasti sono passati e solo le mie domande sembrano riportarle alla mente quanto fosse bello essere una giornalista affermata”.

Lo sconforto e la confusione prendono il sopravvento sulla Skeeter

Gli ultimi colpi

Prima di congedarla decido di porle due ultime domande con l’intenzione di infliggere un’ultima provocazione: “Rita mancano solo due domande e abbiamo finito, te le farò in rapida successione:

Sei rimasta in buon rapporti con i giornalisti della Gazzetta del Profeta?

Hai mai conosciuto qualcuno capace di farti battere il cuore? “

La risposta non tarda ad arrivare:

Beh alla prima domanda ti rispondo di no. Dopo il periodo di comando dei Mangiamorte ho deciso, per la mia incolumità, di troncare i rapporti personali, anche se tutt’ora non manca la stima reciproca con i colleghi del Profeta. Per quanto riguarda l’amore io sono innamorata solo del mio lavoro e delle avventure. Sono le storie, caro Alastor, a farmi battere il cuore”

Rita Skeeter è in preda al dubbio di aver fatto bene a concedere l'intervista a Malocchio Moody

Rita Skeeter ha un cuore?

Per un attimo penso che se la stia cavando, poi guardo le parole lasciate dalla penna e subito mi torna la speranza:

Rita Skeeter continua a confessarsi e stavolta ci parla del suo cuore rapito da un collega della Gazzetta del Profeta. Il bersaglio dell’amore di Rita ci viene descritto come alto, brillante e persino eroico essendo stato torturato dai Mangiamorte per motivi ancora ignoti. La giornalista si abbandona ai dolci ricordi di quando essa consolava le pene del suo amato ricoverato al San Mungo e gli suggeriva parole rassicuranti. Una vera storia romantica che ha ispirato generazioni di maghi sensibili.

Rimarrà un segreto

Siamo ai saluti. Accompagno questa cialtrona alla porta, la ringrazio per il tempo concessomi e le porgo la mano bitorzoluta. Rita Skeeter varca l’uscio, ma prima di avviarsi esita e, avvicinandosi confidenzialmente, mi sussurra: “Dimmi Malocchio, l’articolo verrà pubblicato in un giornale con grande seguito?”.

Annuso la paura e ne traggo un bel respiro. Che si stia rendendo conto di aver fatto un errore? Se così fosse è troppo tardi. Tiro indietro la mano libera e la nascondo dietro la schiena, incrocio le dita, allargo un cordiale e soddisfatto sorriso e le dico: “Ma no Rita, le tue confidenze sono al sicuro. Parola di Malocchio.”.


Cari amici Potteriani l’intervista è finita e abbiamo cercato di non ripetere il giornalismo spazzatura dell’intervistata! Ora mi rivolgo direttamente a voi: se questo nuovo genere di articoli vi è piaciuto allora proponeteci i personaggi che vi piacerebbe vedere alle prese con un intervistatore d’eccezione! Date sfogo alla fantasia e noi ve ne faremo leggere delle belle!

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