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Oggetti magici da Harry Potter e la Pietra Filosofale divenuti fondamentali

19 Luglio 2017 eric-bard 4 min read

Oggetti magici da Harry Potter e la Pietra Filosofale divenuti fondamentali

19 Luglio 2017 Mikasa 4 min read

Spesso può capitare di non rendersi conto dell’importanza di ciò che ci appare così banale a primo occhio. In un certo senso, è successo lo stesso con alcuni oggetti magici direttamente da Harry Potter e la Pietra Filosofale.

Dal Cappello Parlante al Deluminatore, dal Boccino d’Oro al Mantello dell’Invisibilità, il primo anno a Hogwarts di Harry è stato ricco di oggetti magici che si sono rivelati fondamentali solo in un secondo momento. Diamo un’occhiata più da vicino.

Il Deluminatore di Albus Silente

Il Deluminatore è davvero il primo oggetto magico che appare ai nostri occhi. Infatti, se ben ricordate, è proprio nella prima scena di Harry Potter e la Pietra Filosofale che Silente lo esibisce per la prima volta, in modo da spegnere ogni lampione di Privet Drive.

Diciamocelo, chi – in quel momento – avrebbe pensato che sarebbe risultato così utile?

Se non fosse stato per il Deluminatore – ereditato da Ron dopo la morte di Silente – come avrebbe fatto il giovane Weasley a ritrovare Hermione e Harry nella foresta in Harry Potter e i Doni della Morte? Inoltre, Ron ritrova Harry proprio nel momento in cui lui sta tentando di recuperare la spada di Grifondoro. Se non ci fosse stato Ron, Harry sarebbe sopravvissuto? Probabilmente no.


La Bacchetta di Harry

Il secondo tra gli oggetti magici che si è rivelato fondamentale ai fini della trama è la bacchetta di Harry. Parliamo della bacchetta che sceglie Harry nel negozio di bacchette di Ollivander. Nel momento in cui la mano di Harry e l’oggetto entrano in contatto, appare evidente il legame tra loro.

Il nucleo della bacchetta è di piuma di fenice, la stessa fenice che ha donato una piuma per la bacchetta di Lord Voldemort.

Successivamente, il legame tra le due bacchette diviene molto importante.

La connessione tra i nuclei salverà la vita di Harry in Harry Potter e il Calice di Fuoco. quando durante il duello tra Harry e Voldemort, le bacchette creeranno il Priori Incantatem. Eppure, qualche anno prima, nel negozio di Ollivander, Harry non aveva idea di quanto fosse importante il legame tra la sua bacchetta e quella del Signore Oscuro. Egli semplicemente lo vedeva come qualcosa che non aveva spiegazione, per cui non poteva far nulla, un po’ come il suo legame di parentela con Zia Petunia…


Il Cappello Parlante

Grazie alle iniziali dritte di Ron, Harry realizza subito in quale casa voler essere smistato (Grifondoro) e in quale assolutamente no (Serpeverde). La sua scelta viene confermata dal Cappello Parlante, che tuttavia tituba per qualche momento prima di assegnarlo ai Grifondoro.

I Serpeverde avrebbero – a detta del Cappello – condotto Harry sulla via della grandezza senza dubbio. In effetti, le abilità di Harry affini con i Serpeverde si dimostrano evidenti in Harry Potter e la Camera dei Segreti, dove Harry scopre di saper parlare in Serpentese, talento comune con Voldemort stesso.

Infine, il Cappello Parlante si dimostrerà essenziale nella battaglia finale a Hogwarts, quando Neville tirerà fuori da esso la spada di Godric Grifondoro.


Il Bezoar

Torniamo alla prima lezione di pozioni con il Professor Piton, il quale chiede ad Harry dove trovare un bezoar. Il bezoar è una pietra, collocata nello stomaco delle pecore che – se usato correttamente – può guarire coloro che hanno ingerito delle pozioni.

In Harry Potter e Il Principe Mezzosangue, quando Ron viene  avvelenato, Harry fa riferimento agli appunti di pozioni del Principe Mezzosangue per salvargli la vita, i quali consigliano di spingere il bezoar lungo la gola.

Se volete sapere qualcosa di più sui bezoar, date un’occhiata qui.


Il primo boccino di Harry

Il boccino d’oro è sicuramente tra i più affascinanti degli oggetti magici. Harry vi entra in contatto – o meglio la sua bocca lo fa – durante la prima partita di Quidditch, dove Harry riesce a catturarlo e a far vincere i Grifondoro.

Il modo ”inusuale” di catturarlo, lo rende speciale, ma di ciò verremo a conoscenza solo in Harry Potter e i Doni della Morte, quando Harry scoprirà ciò che Silente vi ha lasciato all’interno.
Verrà infatti spiegato da Rufus Scrimgeour che il boccino ricorda il primo tocco umano con cui è entrato in contatto.

Harry sa che c’è un motivo se Silente gli ha lasciato il boccino in eredità. Sarà infatti alla fine che Harry poserà le sue labbra su di esso, rivelando il messaggio ”Mi apro alla chiusura”. Quando Harry saluterà la morte come una vecchia amica, esclamando ”Sono pronto a morire”, il boccino rivelerà il suo contenuto: La Pietra della Resurrezione. Ciò darà ad Harry la possibilità di parlare con i suoi cari prima di affrontare Voldemort.


Il Mantello dell’Invisibilità

Ultimo (ma non per importanza) tra gli oggetti magici: il Mantello dell’Invisibilità.

Viene introdotto per la prima volta il giorno di Natale, quando Silente glielo donerà, aggiungendo ”Fanne buon uso”.

Verremo a conoscenza, solo in Harry Potter e i Doni della Morte, che il Mantello è l’ultimo dei doni della morte, il che rende Harry un discendente di Ignotus Peverell, uno dei tre proprietari originari dei doni.

La leggenda narra che il mantello fu donato a Ignotus dalla Morte. Mentre i suoi fratelli chiesero oggetti magici in grado di scavalcare la Morte, Ignotus chiese qualcosa che lo nascondesse. E così fu. La Morte lo cercò per anni, finchè non fu lui stesso a togliersi il mantello e donarlo a suo figlio.


E voi cosa ne pensate di questi oggetti magici? Avevate notato da subito la loro importanza o avete imparato ad apprezzarli con il tempo?

Ma aspettate, non andate via! Se siete interessati agli altri oggetti magici che popolano il mondo di Harry Potter, date un’occhiata a:

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