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Tutto quello che non sapevi sugli Animagus

26 Luglio 2016 eric-bard 5 min read

Tutto quello che non sapevi sugli Animagus

26 Luglio 2016 Mikasa 5 min read

Diventare degli Animagus è qualcosa di tanto affascinante quanto complesso e, a tratti, rischioso. Si tratta della capacità, per un mago o una strega, di trasformarsi in un animale. Riuscirci è un’impresa estremamente ardua e non tutti sono in grado di acquisire tale potere.

James Potter, Sirius Black, Peter Minus, Minerva McGranitt e persino Rita Skeeter ci hanno introdotto all’affascinante universo degli Animagus. Ciò che questi maghi hanno in comune è il procedimento lungo e arduo per trasformarsi in un animale, la cui forma per giunta è stata ignota fino al momento della trasformazione. Difatti, la forma dell’Animagus non viene scelta dal mago o dalla strega in questione, ma a questo arriveremo più avanti.

Andiamo con ordine e vediamo tutte le curiosità sugli Animagus che (forse) non conoscete.

Gli Animagus devono registrarsi

Effettivamente non è una cosa scontata, se pensate a tutti gli Animagus non registrati che sono presenti nella saga di Harry Potter. I Malandrini (fatta eccezione per Remus Lupin che, povero lui, non era un Animagus) non sono registrati e acquisiscono questa capacità per stare vicini al loro amico lupo mannaro.
Rita Skeeter, allo stesso modo, non è un Animagus dichiarato per paura del giudizio altrui, a causa della sua forma di scarabeo.

Tuttavia, a discapito di questi cattivi esempi, è bene tenere a mente che gli Animagus vanno registrati, altrimenti la pena è una: Azkaban.

A Hogwarts il primo approccio degli studenti all’Animagia avviene durante le lezioni di Trafigurazione del terzo anno, mentre in Uganda, alla scuola di Uagadou, gli studenti possono imparare la Trasfigurazione complessa dall’età di quattordici anni.

Prongs, Padfoot, Moony and Wormtail in their transfigured animal forms.

Il processo è… complicato

Come si può immaginare, non si diventa Animagi in una notte. Il processo di apprendimento è estremamente lungo e complesso.

Innanzitutto, è necessaria una preparazione teorica, quindi studio, studio E ANCORA STUDIO. Successivamente, il mago o la strega che intende diventare Animagus dovrà tenere in bocca una foglia di Mandragola per un mese intero. Non esattamente un passatempo piacevole.

Dovrete poi trovare della rugiada, una crisalide, imparare una formula da pronunciare a ogni alba e a ogni tramonto e bere una pozione, sentendo infine un dolore lancinante al petto e attendere di scoprire in quale Animagus vi trasformerete.

Insomma, una tranquillissima attività extra-curricolare.


Trasfigurazione e Animagia sono differenti

Facciamo un po’ di chiarezza. Se Viktor Krum riesce a trasfigurare la sua testa in quella di uno squalo, come ha fatto durante la seconda prova del Torneo Tremaghi, questo non vuol dire che sia un Animagus. La Trasfigurazione è un genere di Incantesimo, mentre diventare Animagus è per sempre.

Inoltre, il mago o la strega che si trasforma nel proprio Animagus ha la possibilità di farlo senza l’ausilio di bacchetta o incantesimi. Non dimentichiamoci poi che l’Animagus è strettamente legato alla personalità dell’individuo, mentre potenzialmente Ron potrebbe essere trasfigurato in una teiera.


Il primo Animagus registrato fu un mago dell’antica Grecia

Si tratta di Falco Aesalon, un mago dell’antica Grecia, nonché il primo a completare – almeno ufficialmente – il procedimento per la trasformazione in Animagus. E sì, come suggerisce il nome, poteva trasformarsi in un falco, mica male.


L’Animagus non si sceglie

È la bacchetta a scegliere il mago, signor Potter. Beh, allo stesso modo, è l’Animagus a scegliere il mago e non viceversa.

Se fosse possibile scegliere il proprio Animagus, potete essere certi del fatto che saremmo tutti leoni, adorabili cucciolini o maestose aquile. Tuttavia, ahinoi, un Animagus è strettamente legato alla personalità del mago o della strega che vi si trasforma.

Per esempio, il coraggioso e ribelle James Potter è notoriamente un cervo, mentre l’impicciona Rita Skeeter è uno scarabeo. In quest’ultimo caso questo non ha fatto altro che avvantaggiare per un lungo periodo la giornalista, che attraverso la sua forma di insetto è riuscita a carpire una serie di informazioni per i suoi articoli.

Un metodo molto poco ortodosso che ben si addice alla sua personalità, ma che alla fine le si è ritorto contro. Sarà Hermione Granger, infatti, a scoprirla e catturarla, minacciando di rivelare a tutti la verità a meno che Rita non avesse pubblicato un’intervista a Harry sul ritorno di Lord Voldemort, successivamente pubblicata su Il Cavillo.


L’Animagus e il Patronus possono essere lo stesso animale

Se un mago decide di non diventare un Animagus, questo non significa che non scoprirà mai quale animale sarebbe potuto diventare. Un altro complesso tipo di magia, l’Incanto Patronus, è rinomato per rispecchiare la personalità di chi lo produce.

Ciò significa che l’animale che scaturisce dalla bacchetta durante l’Incanto potrebbe anche essere il proprio animale interiore. La forma Animagus di Minerva McGranitt, per esempio, nota per essere quella di un gatto, è anche il suo Patronus.

animagus

L’Animagus può mantenere alcune caratteristiche distintive della forma umana

Essere Animags può sembrare un perfetto travestimento, ma anche una volta diventati animali i maghi potrebbero mantenere delle peculiarità presenti sui loro corpi umani. Per esempio, Rita Skeeter sotto forma di scarabeo e Minerva McGranitt sotto forma di gatto presentano un sottile segno – dovuto agli occhiali – intorno agli occhi e, nel famoso caso di Codaliscia, sia lui sia “Crosta” avevano un dito mancante.

animagus

In Nord America gli Animagus sono conosciuti anche come “skin walkers”

Pare che i Nativi Americani abbiano strettamente legato l’Animagia alla leggenda degli “skinwalkers” (creature soprannaturali del folklore dei nativi americani, capaci di trasformarsi in animali). Il mito narra di maghi o streghe malvagi che possono trasformarsi in animali e che hanno acquisito tale potere sacrificando un membro della propria famiglia. Questa inesattezza è stata tramandata nel tempo da alcuni babbani.


Non si eredita la durata di vita del proprio Animagus

C’è un motivo per cui Ron è sempre rimasto sconcertato dal fatto che il suo topo Crosta riuscisse a vivere così tanto: dodici anni per un topo sono davvero moltissimi. E così è, a meno che il topo non sia Peter Minus, in tal caso avrebbe potuto vivere ancora per anni e anni.

Questo vuol dire che un Animagus potrebbe teoricamente vivere sotto forma di animale per decenni, molto di più della durata della vita tipica per quell’animale.

animagus

Pensavate di sapere proprio tutto tutto sugli Animagus? Beh, come vedete c’è davvero tanto da apprendere. Immaginate quanto dev’essere complesso per un mago decidere di intraprendere un percorso del genere, e soprattutto quanto bisogna essere in gamba per riuscire a diventare Animagus.

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